Congresso del Circolo di Piacenza - Mozione Gianni Cravedi

SULLA STRADA
Territorio, militanza, unità.
di Gianni Cravedi, candidato segretario al Circolo Cittadino PD di Piacenza.
Se è vero che oggi la politica è in crisi, la soluzione non può che essere trovata in un nuovo
modo di fare. Se è vero che le forme di partecipazione sono cambiate perché é cambiata la
società, questo nuovo modo di fare non può che essere il ritorno al territorio, nel senso di
una politica che voglia e sappia uscire dalle chat e dalle piccole riunioni per tornare sulla
strada, per incrociare la vita e le necessità reali delle persone. Che sappia ascoltare e
dialogare con la società nel suo complesso, senza sottrarsi al confronto, senza paura dei
conflitti e dei contrasti. Che abbia la forza di costruire un punto di vista autonomo sulle cose.
Che sappia usare i nuovi mezzi di comunicazione in modo efficace ma non rinunci alla
presenza fisica e al contatto.
Forte soffia il vento dell'antipolitica, della disillusione e del disimpegno. Anche la tragedia
della pandemia, che ci ha reso più fragili e ha dimostrato il valore dell’agire comune e della
solidarietà, non sembra aver cambiato la situazione. La società di oggi è disgregata e
spesso la gente rimane sola e abbandonata, reagisce con l’intolleranza, spesso smette di
informarsi, non crede più alle istituzioni o alla scienza, rinuncia addirittura al voto perché lo
ritiene inutile. La politica dovrebbe essere l’antidoto a tutto questo, ma il livello di astensione
raggiunto anche nelle elezioni amministrative è un segnale troppo forte di una crisi della
rappresentanza che non si può più ignorare.
Il secondo passo necessario è quello di valorizzare l’impegno e il ruolo di tutti quelli che si
dedicano alla politica attraverso l’adesione al partito e alla militanza. Un patrimonio
importante che deve essere rafforzato. I nostri iscritti devono essere informati e coinvolti,
devono poter discutere e dare il loro contributo e contare nelle scelte. Bisogna mettere
maggiormente in contatto l’attività amministrativa dei nostri rappresentanti nelle istituzioni,
che non possono essere lasciati soli, con gli iscritti. I nuovi mezzi di comunicazione sono
una straordinaria possibilità che ci possono aiutare a costruire un nuovo modo di
partecipare alla politica, moderno e al passo con i tempi. Abbiamo veramente bisogno di
tutti. Ma soprattutto i nostri iscritti si devono sentire parte di una comunità che condivide dei
valori e l’idea della politica come passione e servizio. Chi si avvicina al nostro partito deve
trovare un ambiente ospitale e appassionante.
Ma per fare tutto questo è necessario un terzo passo. Che é quello di riconoscere nel
pluralismo e nelle differenze interne un valore, che deve essere il motore di una
discussione vera e libera, non condizionata da interessi di parte o personali. Un partito non
può essere la somma di percorsi individuali o di corrente, come troppo spesso è avvenuto.
La discussione interna deve essere lo strumento che ci permette un confronto sulle idee
capace di costruire una unità vera, rispettosa delle diverse posizioni, in grado di fare sintesi
e permettere al partito di avanzare proposte possibilmente chiare.
Insieme possiamo quindi trovare un nuovo modo di fare politica, che rompa il nostro
isolamento rispetto alla società, che ci apra all'esterno e che ci permetta di trovare energie e
iscritti, soprattutto tra le nuove generazioni, che anche a Piacenza hanno iniziato a dare il
loro prezioso contributo, iscrivendosi ai giovani democratici e partecipando alla vita politica.
Il nostro territorio, come tutti gli altri, attraversa un periodo difficile ma pieno di possibilità
anche inedite. Una nostra riflessione su come Piacenza possa affrontare e costruire il
proprio futuro è necessaria.
L’esperienza di Alternativa per Piacenza ha costruito un percorso innovativo di politica
partecipata e dal basso, che ha unito partiti, movimenti, associazioni e cittadini per la prima
volta insieme nel costruire una alleanza elettorale e amministrativa utile prima per
sconfiggere il centrodestra e poi per governare Piacenza, con un programma innovativo nel
segno della solidarietà, dello sviluppo economico e della sostenibilità ambientale.
Un’esperienza inedita, che sarà un modello importante anche negli anni a venire.
Il nostro partito deve quindi affrontare le prossime elezioni amministrative mettendo in
campo tutte le energie e le risorse possibili, coinvolgendo iscritti e militanti, valorizzando il
lavoro svolto dai consiglieri comunali uscenti e fornendo un decisivo e generoso contributo
per la vittoria del centrosinistra. Tutto questo nel segno dell'unità interna, fondamentale per
vincere.
Le imminenti elezioni sono il passaggio obbligato che ci porterà sulla strada, con i banchetti,
le iniziative e il volantinaggio. Ma concluso questo momento, che sicuramente affronteremo
al meglio, non dobbiamo fermarci. Una campagna elettorale permanente ci dovrà guidare
nei prossimi anni. Intesa non come scontro o propaganda, ma come progettazione dal
basso, che possa durare nel tempo perché l'evoluzione della società è continua e costante.
Il partito deve essere quindi sensibile a questi cambiamenti e deve tenere attivo un
osservatorio privilegiato per poter svolgere efficacemente la propria funzione politica.
Dobbiamo quindi rimanere sulla strada, alla ricerca delle tante esperienze positive della
nostra città, valorizzando quello che abbiamo fatto in passato ma anche affrontando i
problemi aperti in un dialogo permanente con la società, indicando una prospettiva e un
futuro per Piacenza. Questo é il modo migliore che abbiamo per ricostruire tutti insieme una
politica utile e forte, che sia ancora in grado di incidere sulla realtà e mobilitare con
passione le persone
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