La pandemia vista dalle donne: Tiziana Albasi

TizianaAlbasi 202103
Oggi raccogliamo le riflessioni dall'aula scolastica di Tiziana Albasi, insegnante:

Se ritorniamo in "rosso" dovrò di nuovo rivedere la "DaD" mia e delle mie figlie: così alcuni giorni fa una collega ha commentato l'ennesima riorganizzazione professionale e domestica che tantissime donne, come lei impegnate nelle Scuola e con una famiglia da far crescere, assicurano con tenacia e fatica.

Il 21 febbraio 2020 ha segnato un tempo-lavoro diverso: unità orarie ridistribuite nel corso dell'intera giornata, collegamenti a distanza aumentati, colloqui telefonici duplicati, assiduo ricevimento di mail. È la prova non solo di una risposta didattica all'emergenza sanitaria, ma anche di una naturale esigenza relazionale che non può essere né rimossa né sostituita dalla tecnologia. Intanto però si generano inquietudini, senso di precarietà, tentazione al disimpegno e poi desiderio di un ritorno alla normalità, bisogno di sport, di musica, di passeggiate all'aria aperta, di amici, di vita: a ricordarmi tutto ciò sono i giovani studenti con cui condivido pensieri, valori, suggestioni di poeti, narratori, intellettuali, riflessioni sull'avvenire.

È un passo in avanti sapere che la squadra femminile si è classificata alle Olimpiadi di Matematica, non lo è il mondo fuori che ancora si macchia di femminicidi; discuterne con i giovani rincuora ma non tranquillizza, mancano ancora troppi tasselli per il riconoscimento dei diritti della persona in quanto tale, figuriamoci per la parità di genere!

I tempi lo impongono: ruoli nuovi e complessi attendono professionalità e competenze di donne per troppo tempo considerate "eterne minorenni", e la Scuola é chiamata ad alimentare in profondità questo cambio di paradigma culturale, economico e sociale. È un'urgenza formativa a cui si deve rispondere con azioni chiare e ben definite, sottolineando che non si tratta di concessioni all'universo femminile ma di un legittimo riconoscimento di diritti e doveri costituzionali, recuperando la conoscenza di una memoria storica che da sempre vede le donne impegnate su tanti fronti..."fronti" però ancora troppo spesso declinati al maschile.
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