Katia Tarasconi incontra la gente in tutti i quartieri
Strada per strada: dall'ascolto ai progetti per migliorare la città all'insegna della partecipazione
Se c'è un aspetto che contraddistingue la campagna elettorale di Katia Tarasconi è la bella atmosfera umana. L'incontro con le persone - considerate tali ancor prima che cittadini - di qualunque età e ceto sociale in ogni quartiere è caratterizzato da un reale ascolto e grande empatia. Si discute di tante cose che non vanno, soprattutto di quelle subentrate o peggiorate negli ultimi anni, e non si fanno promesse a vuoto. Si illustrano idee per progetti fattibili e li si confronta con le reali necessità e con i bisogni di tutti.
C'è poi un tempo per condividere la bellezza dello stare insieme proprio in quei luoghi che dovrebbero ospitare sempre pulizia, spazi per socializzare, per il gioco dei bambini e dei ragazzi e per il ritrovo degli anziani. Quei parchi senza barriere architettoniche, adatti anche alle persone diversamente abili, e quegli spazi adibiti al commercio, alle botteghe di vicinato, ai circoli ricreativi.
Tutto questo strada per strada, lungo viale Dante, dove la candidata a sindaco ha incontrato i commercianti e i pubblici esercenti per parlare delle loro problematiche. "Marciapiedi e piste ciclabili con spazi adeguati e una segnaletica per i ciechi. Rispettare i tempi di sosta per gli acquisti nei parcheggi e ripulire la fontana della rotonda dalla melma", queste la priorità emerse.
E poi a Borgotrebbia, "dove i residenti chiedono il ripristino delle corse degli autobus, una mobilità sicura con dossi per rallentare le auto e attraversamenti pedonali luminosi", ha detto Tarasconi.
Alla Farnesiana si è svolta una serata speciale di musica e divertimento, un momento di festa per tutta la comunità. Oltre 200 i partecipanti, tra i quali tanti bambini che hanno potuto giocare sui gonfiabili e mangiare zucchero filato. Il tutto, anche grazie a un'ottima e motivata squadra di volontari, è stato allietato dal concerto della cantante piacentina Marilena Massarini e della Marino Castelli Band.
Successivamente a Bosco dei Santi si è svolto l'incontro con i residenti della zona, di Gerbido e di Mortizza. E' emersa "la richiesta di maggior dialogo e attenzione verso i bisogni e le richieste della comunità - ha detto Katia -. Occorre rivedere la viabilità a seguito dell'apertura del truck center, con la realizzazione di una rotonda e l'introduzione di dissuasori in zone critiche come l'asilo, la chiesa e l'ingresso di Gerbido. E infine, realizzare nuove piste ciclabili per la zona".
Un incontro si è svolto anche alla bocciofila di Montecucco, luogo di socialità e sport, specie per gli anziani. "Le potenzialità di questo luogo potrebbero crescere notevolmente con alcuni interventi da tempo richiesti, che ne permetterebbero la fruizione durante l'anno" ha spiegato Tarasconi.
E poi alla Besurica, per parlare con i residenti di salute e sanità e ascoltare le loro richieste per il quartiere.
Tappa anche in Piazza Borgo poiché Tarasconi è attenta anche alle problematiche del centro città. Lì, la candidata a sindaco ha infatti incontrato i pubblici esercizi, i commercianti e i residenti per parlare della zona: "Piazza Borgo deve riscoprire il suo essere piazza, uno spazio di socialità e ritrovo. Apportare alcune modifiche necessarie alla viabilità in centro, renderla sicura e introdurre mezzi pubblici nuovi e adeguati. Ecco come vogliamo rendere il centro più vivo" ha affermato.
Gli incontri "strada per strada" proseguono. Intanto Katia Tarasconi ha partecipato, insieme agli altri candidati, alla biciclettata organizzata da Fiab Amolabici: "Un giro per la nostra Piacenza con partenza e arrivo in piazza Cavalli, pedalando in zone cruciali come piazzale Milano, la stazione ferroviaria di piazzale Marconi fiancheggiando Borgo Faxhall, il sottopasso verso viale Patrioti, il vallo delle mura di via IV Novembre, barriera Genova, Corso Vittorio Emanuele e di nuovo piazza Cavalli. Una panoramica in prima persona sulla 'ciclabilità' della nostra città, ascoltando i consigli e le richieste di un'associazione che ha fatto della mobilità in bicicletta la propria bandiera".